Le tre età della vita interiore. Vol. I – La vita interiore

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Dettagli

Rilegatura: Brossura Plastificata Lucida
Numero Collana: Opera Spiritualia, 1
Anno Edizione: 2016
Formato:
ISBN: 9788872631218
Pagine: 332

Descrizione

Per onorare la memoria del Padre Réginald Garrigou-Lagrange O.P. è stata curata questa nuova edizione del suo capolavoro di teologia spirituale: Le tre età della vita interiore.

Forse non è inutile, specialmente per i lettori delle nuove generazioni venute dopo la scomparsa di quel «classico» della teologia e l’esaurimento delle sue opere, ricordare la sua figura, il suo insegnamento, le sue pubblicazioni, che per circa mezzo secolo lo posero al centro della vita scientifico-ecclesiastica di Roma e di una vasta area della Chiesa.

Nato a Auch nel 1877, il Padre Réginald Garrigou-Lagrange si iscrisse alla Facoltà di Medicina nell’Università di Bordeaux, che poi lasciò per entrare nell’Ordine Domenicano, dove fu formato da grandi maestri della scienza teologica, come i Padri Ambroise e Gardeil, pionieri del rinnovamento tomista in Francia. Per disposizione dei Superiori, frequentò anche la Facoltà di Lettere dell’Università di Parigi, a cui si iscrisse nel 1904. Divenuto a sua volta professore, insegnò per qualche tempo a Le Saulchoir, nel Belgio, dove si era trasferito lo studentato domenicano della Provincia di Francia; poi passò a Roma nel 1909, chiamatovi dal Servo di Dio P. Giacinto Cormier, Maestro Generale del suo Ordine, perché insegnasse nel nuovo Collegio Angelico, divenuto in seguito Pontificia Università di San Tommaso, e vi rimase fino al 1960.

Gli innumerevoli studenti passati alla sua scuola, – tra i quali Karl Wojtila negli anni 1946-1948, – poterono ammirare la limpidità e acutezza della sua intelligenza, il fervore e vigore del suo insegnamento, specialmente intorno ai temi fondamentali della dottrina cattolica e del tomismo, e anche tante espressioni di un animo semplice, bonario, delicato, schietto, arguto, generoso, che non valgono meno delle folgorazioni geniali della sua mente naturalmente portata ai sondaggi più arditi nell’abisso del mistero.

Alla sua scuola si apprendeva una dottrina viva, non solo perché il Padre Garrigou-Lagrange aveva il pregio di saper cogliere gli elementi più essenziali e i valori perenni della metafisica dell’essere e della teologia soprannaturale e di farne afferrare e godere la luce irradiante, ma anche perché si vedeva in lui un uomo posseduto da quella verità, diventata quasi sostanza della sua vita spirituale e principio informatore della sua psicologia, forma costitutiva della sua mentalità.

È questo uno degli aspetti più notevoli, ci sembra, della sua personalità: una meravigliosa fusione, in lui, dell’uomo, dello studioso, del maestro, nella sintesi unitaria della verità luminosa e calda, che egli aveva abbracciato come ideale sublime arriso alla sua giovinezza insieme con la vocazione religiosa.

La scuola fu il campo principale dove egli poté servire questo ideale e far gustare ai suoi alunni, pur nel rigore scientifico del metodo teologico e nell’acume speculativo dell’insegnamento, la bellezza della verità, sia sulle altezze della dottrina metafisica e teologica, sia nella sua traduzione e applicazione nel campo delle scienze pratiche e della vita, specialmente col suo corso di Ascetica e Mistica del sabato sera, diventato famoso a Roma e frequentato da una folla di studenti, non solo dell’Angelicum, ma anche di altri atenei e centri di studio dell’Urbe.

 

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