IL mondo delle “favole” è sempre speciale per un bambino, perché gli consente di dare libero sfogo alla sua immaginazione, elemento fondamentale per un corretto sviluppo della fantasia e della creatività, finalizzato ad una giusta pedagogia. Non solo! Se la favola è rivolta ai bambini che non sono ancora in grado di leggere, è necessario trovare un modo nuovo ed originale per interessarli attivamente all’ascolto, mediante il linguaggio iconico e verbale.

A volte non è affatto semplice uscire dagli schemi precostituiti a cui la vita di adulti ci ha abituati, ma non dovremmo dimenticare che, quando si scrive una favola, si scrive un “sogno” in cui tutto è possibile, usando la realtà quotidiana e la natura come migliori pretesti per formularlo. Da sempre l’uomo ha cercato una forma evasiva per distaccarsi dai problemi quotidiani trovandola nel contatto diretto con la natura e, affidano a questa, un legame creativo e inventivo.

Il mio obiettivo, infatti, mira a veicolare un messaggio prettamente virtuoso, attraverso l’immaginazione che è equamente distribuita lungo tutto il corso degli eventi, nonché ad intensificare il rapporto bambini-genitori che si manifesta maggiormente con il racconto della favola, specie nel rituale della “Buonanotte”! prima di rimboccare le coperte.

Per rendere maggiormente fruibile ogni favola, ho indicato con il colore azzurro la morale, cioè l’insegnamento che ciascuna di essa vuole trasmettere sia ai piccoli che ai grandi lettori.

Mi auguro, pertanto, di toccare gli animi dei piccoli e dei grandi con spensieratezza e leggerezza, mediante la “raccolta delle mie favole”, motivata da un grande dono naturale, ovvero la passione per la poesia e per i  sogni dei bambini! Esistono innumerevoli favole già scritte e pensate da illustri autori, ma mi sono cimentata per crearne diverse contestualizzandole in luoghi comuni a noi, con l’intento di condurre i bambini nel magico mondo della natura, catturare la loro attenzione e rispondere ai loro interrogativi.