Bimestrale Vivere In 1/2021

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Dal nostro Editoriale:

Alla ricerca del nuovo

Come fosse una moda, siamo sempre incuriositi dal nuovo e lo desideriamo fortemente.
I desideri di cambiamento e rinnovamento, pur legittime aspettative di vita, finiscono
per diventare generalizzati e quasi il prodotto di insoddisfazioni latenti. Dalla politica
al lavoro, dalla famiglia al tempo libero, quelle parole, cambiamento e rinnovamento, ci affascinano
e ce ne appropriamo per qualunque discorso.

Crescere, migliorare, guardare oltre, scrutare orizzonti, valutare prospettive: sono tendenze
naturali, tipiche e proprie della vita di ognuno, intrisa di difficoltà e fatiche. Guardiamo al futuro
e giustamente ce lo auguriamo nuovo, cioè diverso e migliore del passato. Presi da questo anelito,
trascuriamo tuttavia l’importanza dei contributi richiesti ad ognuno; prima individuali e
poi collettivi. Come se ciò che desideriamo ci sia necessariamente dovuto e ci spetti. La dimensione
del nuovo ci affascina, ma resistiamo a correlarlo a noi stessi, ad una personale ed intima
modificazione del nostro essere.
Non può esserci invero niente di realmente nuovo senza una caratterizzazione diversa ed
altra di noi stessi. Non serve sperare nel nuovo come fosse un omaggio elargito per quotidiana
militanza. Né la ricerca del nuovo può limitarsi all’osservazione esterna, non accompagnata dal
sacrificio del guardarsi dentro, dal costo della introspezione, dalla verifica critica di noi stessi,
provando di là, dall’esame della nostra coscienza, a ripartire per rivestirsi di nuovo.
Eppure, neanche questa ricerca interiore può essere sufficiente. Piccoli e fragili di fronte alla
incommensurabilità delle variabili umane, ogni esame richiede di ispirarsi ad un modello comparativo,
ad un ideale cui riferirsi. Qui lo proponiamo. Perché siamo persuasi che ne esista uno,
uno solo; uno sia il vero Nuovo, modello alto attraverso cui giudicarsi e cui conformarsi, unico
parametro di verità. Per aprirsi al vero nuovo esterno, è necessario tendere e provare a ricolmarsi
del Nuovo, dell’Uomo Nuovo presente nella storia, di quell’esempio di vita che ha trasformato e
condizionato radicalmente la storia e le cui prospettive culturali continuano ad ispirare nei secoli
le generazioni, anche le più critiche.
Cambiare e rinnovare è possibile solo muovendo da se stessi, sottoponendosi a vaglio critico,
aprendosi a verifica umile e serena, lasciandosi guidare dal modello duraturo dell’Uomo
Nuovo nella reale pratica di vita. Ed allora, ciò che è necessario è scoprire e coltivare questa dimensione
valoriale cui ispirarsi; il resto, l’auspicato cambiamento, diventa conseguenza ispiratrice
di condotte, testimonianza nell’azione.

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